Il nome originale di questo modello, nel Catalog Brill- Schilling, è:
Rotationfläche von constantem positiven Krümmungsmass mit geodätischen Linien (Superfici di rotazione a curvatura costante positiva con linee geodetiche)
Die Meridiancurve der Umdrehungsfläche trifft die Axe (Superficie di rotazione a fuso, avente superficie gaussiana costante positiva ed uguale ad 1, e raggio massimo dei paralleli minore di 1)
Una superficie di questo tipo si può costruire a partire da una sfera praticando un taglio per la metà della lunghezza di un suo cerchio massimo e, successivamente, facendo scivolare luno sullaltro i due bordi derivati dal taglio, in modo da riottenere una superficie chiusa
N° serie |
N° modello |
Nome serie |
Catalogo |
Etichetta originale |
Materiale |
V | 2b | GipsModelle nach Originalen der. Techn. Hochschule München | Brill-Schilling | [Rotationfläche von constantem positiven Krümmungsmass mit geodätischen Linien. Die Meridiancurve der Umdrehungsfläche trifft die Axe] | Gesso |
Anno di fabbricazione |
Progettista |
Realizzatore |
Editore |
Luogo di costruzione |
Sedi |
1880 | A. Brill | E. Bour, P. Vogel | L. Brill | Istituto di matematica del Politecnico di Monaco di Baviera | Pavia (VII-2) |
Si definisce superficie di rotazione la superficie generata da una curva che ruota intorno ad una retta (asse della superficie)
Curvatura gaussiana:
Ad ogni normale alla superficie, conduciamo una parallela passante per il centro di una sfera di raggio unitario. Scegliamo ad arbitrio uno dei versi della normale in un punto della superficie e consideriamo lo stesso verso anche sul diametro corrispondente- In questo modo ad ogni punto della nostra superficie corrisponde un punto sulla superficie sferica, e viceversa, in quanto sulla nostra superficie nell'intorno di un punto ellittico o iperbolico no esistono delle normali parallele tra di loro. Se tracciamo una curva chiusa K sulla nostra superficie e chiamiamo F l'area da essa delimitata, avremo in corrispondenza sulla superficie sferica una curva chiusa K' che racchiude un'area che indichiamo con G. Restringiamo la curva k fino a ridurla ad un punto P della superficie. Conseguentemente le aree F e G si riducono e per F tendente a zero, il rapporto G/F tenderà ad una costante k detta curvatura gaussiana. Analiticamente si trova che la curvatura gaussiana è data dal prodotto delle 2 corrispondenti curvature principali